Gli steroidi per il mieloma Associazione Italiana Malati di Cancro
Gli steroidi per il mieloma Associazione Italiana Malati di Cancro
Di solito si somministrano in compresse, ma per chi ha difficoltà di deglutizione sono disponibili in forma solubile o liquida. E’ esperienza comune che ad una stessa dose di steroide, anche se bassa, possono corrispondere effetti collaterali molto diversi da paziente a paziente. Questa evidenza dovrebbe suggerire la necessità di personalizzare la dose di steroide, esattamente come stiamo facendo con altri immunosoppressori. Purtroppo, chi si è occupato di questo aspetto ha documentato che il problema non è di facile soluzione.
- Nella pratica medica, il farmaco viene iniettato nel corpo per via enterale, cioè attraverso il tratto gastrointestinale, le altre vie di somministrazione sono dette parenterali.
- Nella famiglia dei disturbi periarticolari, sempre di largo interesse e di comune riscontro nella pratica clinica del fisioterapista, ci sono anche le entesopatie.
- L’uso protratto di corticosteroidi, inoltre, a causa della loro azione immunosoppressiva, aumenta la suscettibilità alle infezioni.
- Anche i Fans possono interferire con l’attività di altri farmaci, in particolare degli antipertensivi.
L’Oxandrolone può causare dipendenza se è assunto in dosi elevate o per lunghi periodi di tempo. Sintomi di astinenza potrebbero verificarsi in caso di interruzione improvvisa https://easy-firmware.com/solution/en/2023/08/04/azione-farmacologica-del-rimobolan-nuove-scoperte/ del trattamento. La scelta della specifica molecole viene svolta, dal professionista, sulla base della propria esperienza e sulla storia clinica del paziente.
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Nei casi di una sospensione tardiva, la forza della raccomandazione viene meno, sebbene potrebbe rivelarsi utile ad aumentare la percentuale di soggetti eleggibili alla sospensione, grazie ad una probabile minore incidenza di rigetti acuti e ad una migliore funzione renale. Per quanto riguarda il tipo di induzione, un recente studio randomizzato, multicentrico, ha riconfermato che, in questo ambito, l’utilizzo dell’inibitore monoclonale del recettore dell’IL-2 (Basiliximab) offre gli stessi risultati di quelli ottenuti con le Timoglobuline (rATG) [10]. La ciclosporina A è un immunosoppressore, originariamente usato per prevenire il rigetto nei pazienti sottoposti a trapianto.
- L’organo principale in cui gli steroidi anabolizzanti androgeni metabolizzano è il fegato.
- Ad ogni modo, anche in questo caso, maggiori informazioni in merito agli effetti collaterali dati da un determinato medicinale a base di cortisonici sono riportate sul foglietto illustrativo dello stesso.
- Una volta nel sangue, gli steroidi sono attaccati alle proteine di trasporto e raggiungono vari organi in forma legata.
- Tra l’1 e il 4% di pazienti che subiscono un’infiltrazione intrarticolare di corticosteroidi si sviluppa un processo infiammatorio localizzato dopo poche ore dall’infiltrazione che si risolve spontaneamente o con farmaci antiinfiammatori non steroidei (di seguito NSAIDs) e ghiaccio.
Le terapie dell’attacco si usano in presenza di ricadute e si basano sull’uso dei farmaci steroidei (cortisonici), in particolare del metilprednisolone, sfruttandone l’effetto antinfiammatorio. Numerosi studi clinici hanno dimostrato che gli steroidi abbreviano la durata dell’attacco, riducendone anche la gravità, sebbene la risposta al cortisonico sia variabile da individuo ad individuo e da ricaduta a ricaduta. Una revisione sistematica di 29 studi12 ha confermato l’efficacia dello steroide inalatorio nel bambino con wheezing ricorrente in età prescolare con riduzione fino al 40% delle riacutizzazioni. Pertanto, oggi, l’indicazione a mettere in terapia di fondo con steroide un bambino con wheezing ricorrente in età prescolare non è tanto il fenotipo quanto la frequenza e la gravità delle riacutizzazioni.
Quando iniziare la terapia
La ricerca ha dimostrato che alcuni sono efficaci come terapia antitumorale giacché distruggono le cellule neoplastiche e possono potenziare l’azione della chemioterapia. Si utilizzano soprattutto per il trattamento della leucemia linfatica cronica e acuta, del linfoma di Hodgkin e non Hodgkin, del mieloma multiplo, del carcinoma della mammella e della prostata. I farmaci antinfiammatori steroidei agiscono bloccando la sintesi delle prostaglandine pro–infiammatorie, responsabili di edema, eritema e dolore.
La somministrazione orale, parenterale e soprattutto intrarticolare di corticosteroidi determina disordini tendinopatici, aspetto meno frequente per i corticosteroidi inalati o usati localmente. Sebbene ci siano fattori confondenti nella ricerca che si è occupata di questo topic, sembra però esserci una correlazione diretta tra questa tipologia di farmaci e lo sviluppo di tendinopatie soprattutto degli arti inferiori (patellare e achillea) (34). Questa sconvolgente premessa mette in luce quanto la conoscenza di potenziali link tra disordini muscoloscheletrici e uso di farmaci sia cruciale nella pratica clinica del fisioterapista. L’assunzione di oxandrolone può alterare la capacità di coagulazione del sangue e influenzare la glicemia.Fra gli altri suoi possibili effetti avversi sono inclusi possibili disturbi del sonno. Nurofen e Moment, la cui molecola è l’ibuprofene, appartengono alla famiglia dei FANS – farmaci antinfiammatori non steroidei, in particolare gli acidi arilpropionici…. I farmaci per trattare il dolore sono numerosi; alcuni sono maggiormente indicati nel paziente oncologico, altri nel paziente con dolore cronico.
- Le più importanti sono la barriera emato-encefalica, che impedisce la penetrazione dei farmaci nel sistema nervoso centrale (SNC), e la barriera emoplacentare, che protegge il feto nell’utero della donna incinta.
- Gli effetti collaterali che i cortisonici possono indurre sono legati soprattutto alla dose utilizzata e alla durata del trattamento; possono variare in funzione della via di somministrazione utilizzata e, talvolta, del principio attivo impiegato.
- Per quanto riguarda il tipo di induzione, un recente studio randomizzato, multicentrico, ha riconfermato che, in questo ambito, l’utilizzo dell’inibitore monoclonale del recettore dell’IL-2 (Basiliximab) offre gli stessi risultati di quelli ottenuti con le Timoglobuline (rATG) [10].
- Mentre in quello dei FANS attivi quasi esclusivamente sulla COX-2, troviamo i farmaci chiamati, celecoxib, etoricoxib, firocoxib, mavacoxib, robenacoxib.
Il tipico, ma ormai storico, profilo del candidato alla insorgenza della rara necrosi della papilla renale indotta dai FANS è una donna di mezza età con storia di abuso di analgesici da banco (OTC) per emicrania. I primi studi in vivo sulle isoforme di COX avevano suggerito che la sintesi di COX-2 fosse indotta nelle cellule, vasi e animali, da uno stimolo infiammatorio, laddove COX-1 risultasse costitutivamente espressa nei tessuti agendo come enzima protettivo e regolatorio [10]. Nel corso dell’ultimo decennio del secolo scorso sono state scoperte due isoforme dell’enzima COX (COX-1 e COX-2), strutturalmente differenti nel sito di attività, ma non per lo step enzimatico di ossidazione di AA in PGG2 che, attraverso la sequela di perossidazioni, genera la famiglia dei prostanoidi. A queste due principali isoforme si è aggiunta recentemente la scoperta di una terza (COX-3) con funzione ancora non completamente nota [9]. Nella review sono elencate in sintesi le principali complicanze (alterazioni funzionali o comparsa di danno istologicamente definito) renali da FANS, le condizioni favorenti indispensabili per il determinismo del danno e cenni sui possibili meccanismi patogenetici.
Pertanto, il Tacrolimus è diventato il farmaco di prima scelta in questo specifico ambito. Per quanto riguarda i farmaci antiproliferativi di associazione, tutti i protocolli proposti hanno sempre utilizzato l’acido micofenolico, che rappresenta quindi il farmaco di riferimento. In alcuni studi, tra questi anche uno italiano [39], l’Azatioprina ha dato risultati equivalenti, ma è stata comunque progressivamente abbandonata dalla maggioranza degli autori. Ad oggi, non disponiamo di studi randomizzati che abbiano valutato l’efficacia degli mTOR-I in questo specifico ambito. In secondo luogo possono determinare l’insorgenza di lesioni cutanee, lo sviluppo di debolezza muscolare oltre a cambiamenti di umore.
Le prostacicline hanno un’azione vasodilatatoria mentre i trombossani sono vasocostrittori e promuovono la formazione di trombi, evento particolarmente problematico nei pazienti affetti da aterosclerosi. Infatti, il processo aterosclerotico causa un aumento della produzione di trombossano e il ruolo della COX-2 diventa molto importante con la produzione di prostaciclina che previene la formazione di trombi nei vasi sanguigni. Gli anticoagulanti, in particolare l’eparina hanno un effetto negativo sulla componente ossea. Anche in questo caso la dose giornaliera e la durata della terapia associata a fattori ambientali predisponente e a stili di vita erronei sono le variabili che accellerano maggiormente il problema in questione.
L’attività biologica delle PG è limitata al sito di produzione a causa della brevità dell’emivita in circolo. Esse derivano da un unico precursore fosfolipidico di membrana, l’acido arachidonico (AA), per azione catalitica della COX che rappresenta lo step limitante sul quale agisce il blocco esercitato dai FANS. L’inibizione della COX da aspirina è irreversibile, mentre quello degli altri FANS è reversibile. Sebbene gli eventi avversi da farmaci (ADR) rappresentino per i FANS circa il 20-25% delle segnalazioni, il coinvolgimento renale risulta molto scarso nei database delle agenzie del farmaco nazionali. D’altronde, come dichiarato da Bush,7 luminare della medicina respiratoria pediatrica, da una parte nessun adulto è mai deceduto per 1 cm di altezza in meno, mentre rifiutare una terapia con steroidi può avere effetti anche fatali.
Vengono usati nella cura di diverse malattie e spesso impropriamente nel mondo del bodybuilding. L’uso improprio di steroidi è stato associato a danni al fegato, tumori e una rara condizione chiamata peliosi epatica, che prevede la formazione di cisti piene di sangue nell’organo. Il più delle volte purtroppo, gli effetti avversi gravi e potenzialmente letali vengono sottostimati, soprattutto perché possono verificarsi dopo molti anni.